Un giorno di pioggia a New York

Andrea Zacchi sull'ultimo atteso e discusso Un giorno di pioggia a New York di Woody Allen

Voto al film:

Provaci ancora Woody

Le note romantiche e suadenti di un grande pezzo anni quaranta come I Got Lucky In The Rain, cantata da Bing Crosby, introducono le disavventure amorose di una coppia di studenti (interpretati da Timothée Chalamet e Elle Fanning) fagocitati dalle mille luci e tentazioni di New York in un weekend di pioggia.

Allen, dopo diversi anni, torna a girare a nella sua amata Manhattan, cercando di ritrovare la scintilla del suo migliore cinema e di ricreare la magia delle commedie sofisticate degli anni trenta e quaranta. Purtroppo il tentativo non riesce: Un giorno di pioggia a New York è un film elegante (anche grazie alla formidabile fotografia di Vittorio Storaro che sublima le tonalità calde e ad una bellissima colonna sonora jazz con grandi esecuzioni al pianoforte), dinamico e tutto sommato gradevole, ma fallisce nel coniugare divertimento e spessore, leggerezza e autenticità, finendo per essere innocuo al limite dell’inconsistenza. Sotto la giostra di incontri e vicissitudini e l’esuberanza dell’ottima Elle Fanning non c’è quasi niente: tante battute (poche quelle veramente esilaranti e alcune anche riciclate), una debole satira sul mondo del cinema impegnato e dei media, un romanticismo che scivola a tratti nello stucchevole, poche idee, troppi personaggi e troppo poco interessanti. Gli stessi due protagonisti sono raffigurati in modo troppo schematico: da una parte una sorta di giovane Holden anestetizzato nella sua ribellione di maniera, dall’altra un’ingenua country girl novella Alice nella Manhattan delle meraviglie. Mancano le sfumature e manca ad Allen la capacità di rappresentare personaggi giovanissimi in maniera credibile (come invece riusciva meravigliosamente ad un altro grande vecchio cineasta recentemente scomparso come Eric Rohmer), tanto che alcune battute non funzionano perché pronunciate da personaggi a cui non sembrano appartenere.

A non deludere è la tanta musica, soprattutto pianoforte jazz, che accompagna e sorregge il film, cucendo tra loro le scene in una sequenza di interludi tra un dialogo e l’altro. Diversi sono i brani piano e contrabbasso dello straordinario Erroll Garner, in particolare la briosa Will You Still Be Mine (1956) e la sontuosa The Best Things in Life Are Free (1961, già usata da Allen nella colonna sonora di Melinda e Melinda). A suggellare un momento importante della pellicola è poi l’intima e dolce Everything Happens to Me (un classico jazz americano del 1940 scritta da Tom Adair e Matt Dennis ed interpretata anche da Frank Sinatra), cantata da Chamalet al piano: l’irresistibile ed ovattato romanticismo della canzone accompagna la nascita di quello che forse sarà un nuovo amore.

In definitiva un ulteriore film di Woody Allen di cui non ci si ricorderà ma che non cancella la speranza di rivedere un giorno anche solo barlumi dello splendente talento mostrato nelle sue opere migliori. Provaci ancora Woody!

SCHEDA TECNICA
Un giorno di pioggia a New York (A Rainy Day In New York, USA, 2019) – REGIA: Woody Allen. SCENEGGIATURA: Woody Allen. FOTOGRAFIA: Vittorio Storaro. MONTAGGIO: Alisa Lepselter. MUSICA: Woody Allen. CAST: Timothée Chalamet, Elle Fanning, Selena Gomez, Jude Law. GENERE: Commedia. DURATA: 92′

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram

Leave a Replay