I Saw the Light

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La nuova sezione “Invisibili” guarda ai film non ancora distribuiti in Italia, ma che già hanno suscitato un certo interesse di pubblico e critica all’estero. Andrea Zacchi inaugura questo spazio con la recensione di I Saw the Light sulla leggenda country americana Hank Williams

Voto al film:

L’uomo dentro la leggenda

Matrimoni, concerti, dischi, fama, tradimenti, abuso di alcol e farmaci negli ultimi otto anni di vita della leggenda della musica country Hank Williams, che tra la fine degli anni quaranta e l’inizio degli anni cinquanta raggiunse negli Stati Uniti un grandissimo successo, prima di morire di infarto a ventinove anni.

i-saw-the-light-2Il regista Marc Abraham tralascia completamente i primi vent’anni di vita di Williams (interpretato da Tom Hiddleston) per concentrarsi sugli anni del repentino successo e dell’altrettanto rapido declino, in particolare sul rapporto travagliato con la prima moglie Audrey (Elizabeth Olsen) e sulla spirale autodistruttiva fatta di alcol e antidolorifici.

Pur potendo contare su di un buon ritmo narrativo e sulla bella fotografia di Dante Spinotti (in particolare nelle scene di esibizioni live), I Saw the Light − titolo di un gospel portato al successo da Williams − risulta essere un biopic molto convenzionale, con una regia abbastanza piatta e senza alcuna originalità.

Molto dubbia è poi la scelta di far interpretare un cantante country americano del sud all’inglese Tom Hiddleston, il quale − nonostante l’ammirevole sforzo compiuto nel ricreare il marcatissimo accento dell’Alabama e nel cantare più che dignitosamente le canzoni di Hank Williams (quasi tutte le canzoni del film sono cantate dagli attori) − appare poco convincente nell’impersonare l’americanissimo eroe del profondo sud, non riuscendo pienamente a comunicare quella semplicità e genuinità che caratterizzavano il cantante.

Ma forse il difetto maggiore in un film sulla vita di un musicista è la marginalità della musica. Certo, ci sono diverse canzoni, ma il protagonista non parla quasi mai della sua musica, sembra non occuparsene, quasi fosse un lavoro come un altro. In questo racconto i-saw-the-light-1tutto incentrato sul classico binomio successo/autodistruzione, la musica non ha in realtà una grande rilevanza, tanto da apparire un contorno utile solo a far ascoltare i maggiori successi di Williams.

Il merito maggiore del film è invece quello di aver riacceso un faro su un artista poco conosciuto fuori dagli Stati Uniti: la prima, e forse l’unica, star del country a raggiungere un successo così vasto, con dodici canzoni al numero uno della hit-parade statunitense. Hank Williams, autore di testi e musica di quasi tutte le sue canzoni (cosa rara in quel periodo), con la sua musica estremamente semplice ma dotata di una forte autenticità ed empatia, ha esondato l’alveo del country per fecondare la musica popolare statunitense dalla quale a breve sarebbe nato il rock and roll, influenzando tra gli altri Jerry Lee Lewis, Roy Orbison, Bob Dylan, Johnny Cash fino ai The The, che hanno inciso un intero album di sue cover.

SCHEDA TECNICA
I Saw the Light (USA, 2015) – REGIA: Marc Abraham. SCENEGGIATURA: Marc Abraham. FOTOGRAFIA: Dante Spinotti. MONTAGGIO: Alan Heim. MUSICHE: Aaron Zigman. CAST: Tom Hiddleston, Elizabeth Olsen, David Krumholtz, Bradley Whitford. GENERE: Biografico / Drammatico / Musicale. DURATA: 123’.

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