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Andrea Zacchi alla scoperta di CBGB, il film di Randall Miller dedicato al celeberrimo locale della scena rock newyorkese
The great shows
1973, New York City, East Village: Hilly Kristal (Alan Rickman, il Severus Piton della saga Harry Potter) rileva uno squallido bar di bikers e, per richiamare clienti in una zona degradata piena di droga e spazzatura, decide di farci suonare dei gruppi. La musica che Hilly vorrebbe nel suo locale è Country, Bluegrass e Blues, da cui la scelta del nome: CBGB. Ma le cose andranno molto diversamente: il locale, nonostante i continui problemi finanziari, diventerà in poco tempo il centro della nascente scena punk e new wave statunitense, lanciando gruppi come Ramones, Blondie, Talking Heads e Patti Smith.
La leggendaria nascita del CBGB è raccontata dal regista Randall Miller attraverso la storia del suo proprietario (morto nel 2007), di cui il film è un evidente omaggio (il film si chiude sulle immagini dei Talking Heads che, durante la cerimonia per l’entrata nella Rock and Roll Hall of Fame, chiamano sul palco Hilly Kristal per ringraziarlo).
Alan Rickman (prematuramente scomparso nel 2016) è strepitoso nel dare vita ad un personaggio visionario, strambo, distaccato, generoso, con un pessimo senso per gli affari (due volte in bancarotta prima di aprire il CBGB, a sua volta chiuso definitivamente nel 2006, e tanti soldi persi nel fare da manager allo sfortunato gruppo punk Dead Boys) ma con una grande capacità di riconoscere il talento.
Fenomenale è poi la colonna sonora, che non si limita ad un “the best of” della musica punk e underground americana di metà anni settanta, aggiungendo ai gruppi di maggiore successo (oltre a quelli sopracitati, The Police, unici non americani, ed i Velvet Underground) anche padri nobili della scena (New York Dolls, MC5, The Stooges) e gruppi meno conosciuti (Television, Tuff Darts, Dead Boys, Wayne County, The Dictators).
Per il resto il film non è particolarmente convincente, in particolare nella scarsa caratterizzazione dei personaggi minori, nell’uso saltuario dello stile fumetto per un superfluo alleggerimento narrativo e nelle quasi macchiettistiche brevi apparizioni di personaggi famosi. Ma soprattutto è troppo didascalico, tanto da lasciare l’impressione che un documentario sarebbe stato forse più efficace nel raccontare un leggendario locale, il suo illuminato proprietario ed un movimento che ha segnato la storia della musica, spazzando via (per un breve periodo) sia la musica rassicurante e melodica che quella raffinata e virtuosistica, e divenendo espressione di una società giovanile disperata e violenta. Una musica in gran parte povera, drogata, sporca e cattiva, proprio come la New York in bancarotta del 1973.
SCHEDA TECNICA
CBGB (USA, 2013) – REGIA: Randall Miller. SCENEGGIATURA: Randall Miller, Jody Savin. FOTOGRAFIA: Mike Ozier. MONTAGGIO: Dan O’Brien. CAST: Alan Rickman, Ashley Greene, Malin Akerman, Freddy Rodriguez. GENERE: Biografico. DURATA: 101’. Disponibile in Italia su iTunes da settembre 2015.
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