Future Film Festival 2017 – La jeune fille sans mains

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Stefano Careddu su La jeune fille sans mains, primo lungometraggio del francese Sebastien Laudenbach, presentato al Future Film Festival 2017

Voto al film:

Lasciamo spazio all’animazione

Questo gioellino del cinema d’animazione è l’esordio al lungometraggio di Sebastien Laudenbach, regista e illustratore francese. Il film è tratto da una crudele fiaba dei fratelli Grimm, La fanciulla senza mani. Un mugnaio caduto in miseria viene avvicinato e raggirato da un demone al quale finisce per vendere la figlia. Ma il diavolo non ha fatto i conti con la purezza di questa giovane donna, potente al punto da non permettergli di avvicinarsi; prova in ogni modo a renderla meno pura, prima impedendole di lavarsi e poi ordinando al padre di tagliarle le mani sulle quali aveva versato lacrime, acquasanta per il diavolo. Ma nemmeno questa violenza permetterà al demone di impossessarsi della figlia del mugnaio che fuggirà da quel che era stato il suo focolare domestico andando incontro all’impervia e ostica strada verso la felicità.

La jeune fille sans mains giunge al Future Film Festival di Bologna dopo essere stato presentato trionfalmente al festival di Cannes del 2016 ed aver vinto la menzione speciale della giuria ad Annecy. Nell’epoca del digitale Laudenbach disegna a mano il suo film, alcune pennellate delineano i contorni dei personaggi, delle cose e dei paesaggi, lasciando gran parte del lavoro all’immaginazione dello spettatore. Le immagini sono instabili, cambiano veste rapidamente, in seguito a uno starnuto o a un respiro più profondo, grazie alla grande maestria nell’utilizzo di effetti sonori che in alcuni casi veicolano lo sviluppo della storia.

Valore aggiunto è la scelta del commento musicale, nel quale si registra la forte presenza della chitarra elettrica che torna spesso a farsi sentire, ergendosi a leitmotiv dell’intero film, ma anche un’inflessione elettronica atipica per un’opera alla quale sarebbe stato meno coraggioso accostare un taglio musicale più sobrio e classico. Ciliegina sulla torta è Wild Girl, traccia che accompagna i titoli di coda e racchiude in sé l’intero spirito della protagonista e delle sue vicende, interpretata da Laetitia Sheriff e musicata dal compositore dell’intero film Olivier Mellano.

Negli ultimi anni il cinema francese ha dato prova di grande forza nel campo dell’animazione e questo film ne è la conferma, Laudenbach sceglie di mostrare il meno possibile, ma riesce a creare quadri estremamente comunicativi oltre ad avere un alto livello estetico e simbolico. Relega il genere maschile nella menzogna, nell’avarizia e nella violenza, mette in mostra le debolezze dell’uomo ed esalta la purezza di questa piccola donna che grazie alla sua perseveranza e al grandissimo amore per la vita riuscirà a trovare la giusta via per la felicità.

SCHEDA TECNICA
La jeune fille sans mains (Id., Francia, 2016) – REGIA: Sebastien Laudenbach. SCENEGGIATURA: Sebastien Laudenbach. FOTOGRAFIA: Sebastien Laudenbach. MONTAGGIO: Sebastien Laudenbach, Santi Minasi. MUSICHE: Olivier Mellano. CAST: Anaïs Demoustier, Jérémie Elkaïm, Philippe Laudenbach, Olivier Broche. GENERE: Animazione. DURATA: 76′

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