Leit-Christmas: The Commitments

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Andrea Zacchi alla riscoperta del piccolo gioiello di Alan Parker The Commitments, la divertente anima nera di Dublino

Voto al film:

La divertente anima nera di Dublino

“Gli Irlandesi sono i più neri d’Europa, i Dublinesi sono i più neri di Irlanda e noi di periferia siamo i più neri di Dublino” dice Jimmy, aspirante manager disoccupato, ai bianchissimi musicisti alle prime armi che ha riunito in una band (The Commitments), spiegando perché debbano suonare una musica tipicamente nera come il soul, una musica che “parla di strada, di fatica e di sesso, di corpi, pomiciate, cosce e lingue”.

Dai provini fatti (letteralmente) in casa fino al fondamentale the-commitments-3concerto davanti a giornalisti e discografici che può cambiargli la vita, osserviamo, lungo le strade povere e degradate della Dublino anni Ottanta, la parabola di un gruppo di giovani verso una possibile via d’uscita da una condizione di sottoproletariato o da un destino piccolo borghese, in un crescendo di passione per la musica ma anche di egoismi ed invidie.

Potrebbe sembrare un film politico alla Ken Loach, e invece The Commitments è tutt’altra cosa: una commedia musicale in cui tutto è raccontato con leggerezza e divertimento. I problemi e l’aspetto sociale, seppur presenti, rimangono sullo sfondo: in primo piano c’è l’allegria, la vitalità e la vivacità dei personaggi e la bellezza della musica. Non c’è denuncia o protesta ma calore e risate, rimanendo sempre a distanza di sicurezza dalla banalità.

Tratto dall’omonimo romanzo di Roddy Doyle (che ha anche partecipato alla sceneggiatura) e diretto da Alan Parker (Saranno famosi, Evita), il film è un omaggio ed un atto d’amore nei confronti della resilienza ed energia del popolo irlandese e della musica soul e R&B americana. La magnifica colonna sonora (pubblicata con grande successo in due volumi nel 1991 e 1992) raccoglie, nelle eccellenti versioni eseguite dal cast del film, diversi classici del genere soprattutto degli anni sessanta, tra i quali Mustang Sally, Take Me To The River, Chain of Fools e In The Midnight Hour.

commitments-1Perfetti sono poi gli interpreti principali, in gran parte esordienti, scelti tra musicisti della scena di Dublino per cercare la massima autenticità – tutte le musiche del film sono suonate e cantate dagli attori – ma bravissimi sono anche i personaggi minori (in particolare un irresistibile Colm Meney, il padre di Jimmy, così devoto di Elvis da averne appesa una foto sulla parete sopra quella del Papa).

The Commitments è anche un racconto vivido di quel momento fugace in cui tutto sembra possibile, in cui per un attimo intravedi un futuro brillante che il più delle volte non verrà mai raggiunto: quello stato in cui tutto (passioni, entusiasmo e aspettative) è amplificato e che si chiama giovinezza.

SCHEDA TECNICA
The Commitments (Irlanda, GB, USA, 1991) – REGIA: Alan Parker. SCENEGGIATURA: Dick Clement, Ian La Frenais, Roddy Doyle. FOTOGRAFIA: Gale Tattersall. MONTAGGIO: Gerry Hamblig. CAST: Robert Arkins, Michael Aherne, Angeline Ball, Colm Meaney. GENERE: Commedia musicale. DURATA: 118’

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