[:it]LeitSummer 2017 – The Song Remains the Same[:en]LeitSummer 2017: The song remains the same[:]

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Voto al film:

Do what thou wilt

Martoriato da una serie di disavventure produttive e da una sciagurata mancanza di comunicazione tra la band e Joe Massot (in seguito rimpiazzato da Peter Clifton), The Song Remains the Same combina riprese dei tre concerti del luglio ’73 al Madison Square Garden a materiale di backstage, con l’aggiunta di inserti di fantasia.
Rispetto a precedenti rockumentary, è ormai evidente una netta linea di separazione tra gli idoli sul palco (la cui superiorità è legittimata dall’innegabile virtuosismo) e il pubblico, ridotto a massa anonima. L’uso (e l’abuso) di contre-plongée nelle riprese on stage porta all’estremo il senso di devozione per il quartetto di titani del cock rock, la cui innovativa grandiosità risiede nella capacità di padroneggiare un’infinita gamma di sonorità, dai sussurri acustici alle tempeste elettriche.

Il concerto, pur mantenendo quel carattere improvvisativo che rende unica ogni esibizione della band, non è più un invito all’esperienza partecipativa: la musica vuole farsi concetto. All’epoca delle riprese, i Led Zeppelin si sono già imposti come viaggiatori del tempo e dello spazio: se da un lato i testi hanno esasperato e poi superato gli stilemi del blues e del rock, la musica ha inglobato in modo sempre più esplicito suggestioni ritmiche, melodiche e timbriche di luoghi ed epoche diverse. Da qui l’idea di una pellicola che non fosse la semplice registrazione di un live, bensì il tentativo di rivelare il background della band.

Purtroppo la ricercatezza musicale non è spalleggiata da un’elaborazione altrettanto sottile in termini cinematografici. Partendo da un immaginario di riferimento eterogeneo e più o meno serio, si delinea un quadro involontariamente kitsch e reazionario. Ingenuità visive a parte, il problema degli inserti è la mancanza di organicità, al punto che The Song Remains the Same sembra una parodia del motto dell’ammirato Crowley: “Do what thou wilt”, dalle scene familiari al medievalismo, dai gangster a un esoterismo che ha più a che fare con un’ambientazione per D&D che con una concettualizzazione alla Kenneth Anger.

L’unico possibile filo conduttore resta una sorta di archetipica chiamata iniziale alle armi, che assimila il tour a una doverosa quanto ineluttabile conquista del pubblico. Il che sembra dar credito a quanti accusano i Led Zeppelin di nostalgia colonialista, ma meglio soprassedere.

SCHEDA TECNICA
Led Zeppelin: The Song Remains the Same (The Song Remains the Same, USA, 1976) – REGIA: Peter Clifton, Joe Massot. SCENEGGIATURA: Peter Clifton. FOTOGRAFIA: Ernest Day, Phil Parmet. MONTAGGIO: Humphrey Dixon. MUSICHE: Led Zeppelin. CAST: John Bonham, John Paul Johnes, Jimmy Page, Robert Plant, Peter Grant. GENERE: Film-concerto. DURATA: 137′

https://www.youtube.com/watch?v=NddexSKhAIc&index=1&list=PLXnHWWdpL-Y46jGJrLtWfWWlaQXBzeV_M

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