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Was it a perfect illusion?
“My album Joanne is Officially Certified Platinum in the United States! I couldn’t be more happy thank you from me and my family to you.”È passato quasi un anno dall’album che ha segnato una svolta cruciale nella carriera di Lady Gaga e l’artista condivide la gioia del Disco di Platino, sicuramente sentita e inaspettata, sul suo profilo Instagram. Un modo attraverso cui lei, insieme a molte altre personalità dello spettacolo, è ormai solita comunicare con il mondo. In particolare con i suoi fan, i “little monsters”, coi quali sembra davvero intrattenere un legame sincero.
In questo senso il documentario Gaga: Five Foot Two presentato a settembre al Toronto International Film Festival e in seguito distribuito da Netflix, pare nascere dall’esigenza dell’artista di donare qualcosa di sé al proprio pubblico. Qualcosa che fino a quel momento era rimasto accuratamente celato nelle fodere dei suoi vestiti sgargianti.
La macchina da presa del regista Chris Moukarbel segue l’artista per circa un anno, immortalando episodi di vita quotidiana tra delusioni sentimentali e gravi problemi di salute – nel documentario Gaga non ha timore di mostrarsi sofferente a causa dei suoi problemi causati dalla fibromialgia – passando per la complessa lavorazione di Joanne, la partecipazione alla sesta stagione della serie American Horror Story, fino all’esibizione della performer al Super Bowl.
Ciò che emerge è l’esigenza di un’artista di raccontare una fase cruciale, di cui Joanne rappresenta forse la metafora più sentita e toccante. Come dichiarato da Lady Gaga stessa l’album, dedicato alla zia paterna prematuramente scomparsa a 19 anni, non soltanto rappresenta una svolta stilista, ma è una dichiarazione d’amore a tutti i membri della propria famiglia.
Musica, emozioni e un indubbio carisma. Tuttavia Gaga: Five Foot Two perde ben presto il ritmo, risultato un prodotto fuori fuoco e a tratti ruffiano; inoltre, a neanche un mese dal suo rilascio ufficiale sulla piattaforma, il film appare già incredibilmente datato e forse destinato a restare appannaggio dei fan più devoti.
Nonostante sia sulle scene ormai da anni, Lady Gaga a 30 anni è infatti una giovane artista e in primis una giovane donna: per questa ragione il suo racconto appare incompleto, acerbo e destinato a invecchiare rapidamente. In questo senso il coraggio della cantante di volersi mostrare senza filtri non basta, anzi in alcuni tratti Gaga: Five Foot Two dà come l’impressione di essere il risultato di un’operazione fastidiosa e posticcia.
Ecco perché quel che emerge ancor chiaramente è la silhouette di una donna determinata, quanto fragile ma continuamente alla ricerca di sé stessa. Esattamente come la ragazza alta 1.58 citata nella popular song del titolo. “Has anybody seen my gal?”