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La magia del reale
Periferia chic di Londra, 17 di Cherry Tree Lane. La famiglia Banks è alla ricerca di una nuova tata per i fratellini Jane e Michael. Ma mentre papa’ George (David Tomlinson), molto british e bourgeois, è intenzionato a trovare una persona in linea con il rigore e il conservatorismo del suo stile di vita, i bambini hanno il desiderio di una nanny dalle caratteristiche ben diverse. Fortunatamente per loro (e, alla fine, anche per George), l’aiuto arriva direttamente, e letteralmente, dal cielo.
Ispirato ai romanzi scritti da Pamela Lyndon Travers, Mary Poppins (1964) è un classico Disney che non perde di fascino e vitalita’ con il trascorrere del tempo. Grazie ad una storia che prende lo spettatore per mano trasportandolo in un viaggio alla scoperta del potere della semplicità – contenuta nei piccoli gesti di generosità, di attenzione all’altro, di gratitudine e supporto sinceri – il film diretto da Robert Stevenson è in grado di ricordarci dove indirizzare il nostro sguardo per trovare, e riconoscere, le cose che contano davvero nella vita. In questo senso, la figura della protagonista – interpretata da un’ineguagliabile Julie Andrews – racchiude in sè i tratti identificativi del ‘realismo magico’ che impregna il tessuto narrativo della stessa opera. Ferma ma dolce, sensibile ma rigorosa, la tata Poppins è una rivoluzionaria intellettuale, capace di persuadere e cambiare il modo di pensare attraverso l’impiego di un atteggiamento che svela lati diversi, non considerati, della realtà. Così, la vita di Jane e Michael acquisisce, attraverso Mary, colori e suoni nuovi.
L’assortimento di canzoni che costituisce la colonna sonora del film è una raccolta di emozioni visive che, nella sua geniale artigianalità (dato il periodo in cui il film è realizzato) e varietà, riesce a coinvolgere e divertire. Da Com’è bello passeggiar con Mary e Rido da morire al tormentone Supercalifragilistichespiralidoso, dall’inconfondibile Un poco di zucchero alle dolci Stiamo svegli e Sempre, Sempre, Sempre passando per Cam camini (premiata con l’Oscar), le canzoni di Mary Poppins sono la vera voce interiore del film, il luogo – acustico ed emblematico – da dove l’emozione si origina. Espresse in musica, tali emozioni si amplificano e il messaggio di stupore per tutto ciò che di meraviglioso la realtà ha da offrire si trasforma in inno alla vita. Canzoni dal ritmo e dalle melodie diverse, canzoni per momenti diversi dell’esistenza: Mary Poppins replica la personalita’ della protagonista offrendo una lezione morale che non ha nulla di pregiudizievole, ma anzi si costruisce sull’intenzione di orientare al buono e al bello attraverso il potere contagioso della musica.
Dick Van Dyke nel ruolo di Bert, amico di vecchia data di Mary Poppins, è un co-protagonista di grande duttilità e presenza scenica; le sue doti di ballerino e cantante arricchiscono il mondo prodigioso della straordinaria nanny.
Non c’è un momento preciso per (ri)guardare Mary Poppins – la significatività della storia va oltre le limitazioni di feste comandate e affini. Ma se per questo Natale avete voglia di una rassicurante dose di genuina bontà e gioia, condita da autentica speranza, Mary Poppins è la visione che non vi deluderà: immediata e gratificante come una pillola fatta interamente di zucchero.