La sfida delle mogli


Voto al film:

Le ragazze del coro

In una base militare inglese un gruppo di mogli di soldati partiti per l’Afghanistan decide, come attività ricreativa che assopisca l’angoscia per i mariti al fronte, di dar vita ad un coro. Sotto la guida della rigida Kate (Kristin Scott Thomas) e della creativa Lisa (Sharon Horgan), in perenne scontro tra loro e con il peso dei propri tormenti (un lutto da elaborare ed una figlia che si sta perdendo), le ragazze del coro riusciranno a superare la proprie paure e i propri dolori sostenendosi a vicenda, fino ad esibirsi alla Royal Albert Hall di Londra.

Il regista Peter Cattaneo, che ha ballato una sola estate con il grande successo internazionale di Full Monty del 1997, nella Sfida delle Mogli cerca di riprendere alcuni elementi del film con il quale fu anche candidato agli Oscar: raccontare in commedia una realtà difficile (qui i riflessi della guerra in Afghanistan, là la crisi economica e la disoccupazione), la forza dell’amicizia per superare le avversità e l’importanza della leggerezza e del divertimento (che sia cantare insieme canzoni pop o fare un ridicolo spogliarello). L’esito però non è all’altezza. Nonostante due attrici protagoniste sicuramente brave, una regia salda, calibrata e di buon mestiere ed uno svolgimento narrativo scorrevole, manca quasi totalmente l’empatia con i personaggi che era il vero segreto di Full Monty. I ruoli secondari sono troppo poco caratterizzati e tendono a confondersi tra loro, mentre le due protagoniste risultano troppo schematiche e quasi asettiche (come gli ambienti della caserma in cui quasi sempre si muovono), con i loro frequenti duetti che raramente strappano un sorriso. Manca forse anche la vitalità della working class inglese che Cattaneo aveva saputo rappresentare benissimo in Full Monty, tanto da ricordare molto da vicino il cinema di Ken Loach, seppur con più ottimismo e molto meno impegno politico.

Il film risulta comunque più convincente ed originale nell’affrontare, esaltandoli, da una parte il tema della solidarietà femminile o Sorellanza (Sisterhood), qui inteso come forte amicizia e supporto reciproco pur senza nessuna rivendicazione, e dall’altra il valore universale e salvifico della musica. Musica come terapia, sfogo, aggregazione, condivisione, distrazione, gioia, consolazione e speranza. E nel film di musica, cantata dal coro (prima in maniera approssimativa poi sempre migliore), ne scorre tantissima: dalle note dolenti e commoventi dell’Ave Maria di Schubert durante un funerale, a quelle festose e scatenate di We Are Family delle Sister Sledge nell’allegria del finale tutte insieme (dove compaiono anche le immagini del vero coro dalla cui storia è tratto il film), passando per la dolce lievità assonnata di Morning Has Broken di Cat Stevens e per una sorta di The Best Of degli anni ottanta che comprende il pop romantico di Time After Time di Cyndi Lauper, quello impetuoso di Shout dei Tears For Fears e quello synth elettronico di Don’t you want me degli Human League e di Only You degli Yazoo.

SCHEDA TECNICA

La Sfida delle Mogli (Gran Bretagna, 2019) – REGIA: Peter Cattaneo. SCENEGGIATURA: Rachel Tunnard, Rosanne Flynn. FOTOGRAFIA: Hubert Taczanowski. MONTAGGIO: Anne Sopel. Lesley Walker. MUSICA: Lorne Balfe. CAST: Kristin Scott Thomas, Sharon Horgan, Jason Flemyng, Greg Wise. GENERE: Commedia. DURATA: 110′

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