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Federica Salini debutta su Leitmovie con Il segreto di Mr. Rice di Nicholas Kendall per lo speciale su David Bowie
Il segreto di Mr. Bowie
Exhuming Mr. Rice, il titolo con cui fu originariamente firmato da Nicholas Kendall nel 1998, rimanda forse in maniera più pertinente al tema chiave attorno al quale orbita il film: riesumare (letteralmente) Mr. Rice, come è reso esplicito dalla sequenza in cui il giovane Owen (Bill Switzer), dodicenne affetto dal morbo di Hodgkin, disseppellisce Mr. Rice (David Bowie) per recuperare un ulteriore pezzo del puzzle che lo condurrà sempre più vicino a svelare il segreto che Rice ha portato con sé nella tomba. Ma soprattutto tale titolo si fa dispensatore di una valenza simbolica. Rinvia al riportare alla luce lo spirito di Mr. Rice e il segreto che l’affabile ed enigmatico vicino di casa tramanda al piccolo Owen: un elisir di lunga vita che Bowie lascia in eredità al giovane protagonista, che si troverà così coinvolto in una surreale caccia al tesoro.
Il film, che si aggiudicò il Premio Speciale Orso di vetro alla Berlinale del 2000, si colloca a metà strada tra dramma e fantastico: se elementi quali la malattia e, ancor più, la morte garantiscono e giustificano il profilarsi dell’avventura vissuta dal protagonista, le colorazioni fantasy suggeriscono un rimando a precedenti scelte compiute da Bowie in campo cinematografico, come nel caso di Labyrinth di Jim Henson del 1986.
Mr. Rice’s Secret, titolo certamente meno crudo e più confacente a un prodotto pensato anche e soprattutto per i giovani, scansò senza troppa fatica quello con cui era stato originariamente confezionato il film che, prima ancora dell’uscita nelle sale cinematografiche statunitensi, venne presentato in Italia (non a caso) al Giffoni Film Festival nel 1999.
Il sipario si solleva sulla sequenza dei funerali di Mr. Rice, condannando tutti noi Bowie-lovers, a godere della presenza del Duca Bianco solo in flashback che si dispiegano lungo l’evolversi della trama. Il ruolo in precedenza pensato per l’attore Peter O’ Toole venne assegnato a un entusiasta Bowie che, seppur presente in non molte scene, “pops right out of the screen” (Elvis Mitchell) , ovvero finisce a tutti gli effetti con il bucare lo schermo.
Sullo sfondo delle musiche curate da Simon Kendall e Al Rodger, l’immagine di un Bowie in versione domestica e rassicurante, pur quasi in absentia, rimane ben scolpita nella mente dello spettatore, così come quel monito che Rice non cessa di ripetere al suo piccolo interlocutore e che sembrerebbe calzare a pennello sulla figura dell’intramontabile Ziggy Stardust: “quel che conta nella vita è cosa fai, non quanto tempo hai per realizzare ciò che vorresti fare”.
SCHEDA TECNICA
Il segreto di Mr. Rice (Mr. Rice’s Secret, Canada, 1999) – REGIA: Nicholas Kendall. SCENEGGIATURA: J. H. Wyman. FOTOGRAFIA: Gregory Middleton. MONTAGGIO: Ron E. Yoshida. MUSICHE: Simon Kendall, Al Rodger. CAST: David Bowie, Bill Switzer, Teryl Rothery, Zack Lipovsky. GENERE: Drammatico. DURATA: 91 Min.
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