LeitChristmas 2018: Batman Returns


 Una colonna sonora caratterizzante

Batman Returns è la seconda incursione di Tim Burton a Gotham City, dopo il successo del precedente capitolo, quando il cavaliere mascherato doveva vedersela con il superbo Joker interpretato da Jack Nicholson.

Anche questa volta i nemici di Batman sono interpretati da grandissimi attori che rendono i villain molto interessanti, più di quello che dovrebbe essere il protagonista del film. Infatti Burton sembra non essere molto interessato al suo protagonista, riserva le sue attenzioni al pinguino Danny De Vito, personaggio che pare uscito da Freaks, al perfido Max Shreck, interpretato da uno spaventoso Cristopher Walken e all’affascinante Selina Kyle, l’elemento più interessante dell’intero film. Senza nulla togliere a Michael Keaton, forse il Bruce Wayne più simpatico della storia della saga, con le sue debolezze e il suo romanticismo che lo portano in qualche modo ad essere vittima degli eventi e non colui che li veicola, come ad esempio nel finale in cui è il caso a salvarlo: Oswald Cobblepot sbaglia ombrello, pesca “the cute one” e non riesce a sparare a un Batman smascherato e inerme. La goffaggine di Wayne viene più volte sottolineata all’interno del film, fino a confluire in un momento tragicomico in cui Shreck gli domanda “Bruce Wayne … why you are dressed up like Batman?” come se anche in fronte all’evidenza non fosse credibile che il miliardario filantropo possa essere davvero il cavaliere mascherato, il paladino della giustizia di Gotham City. Infatti Bruce non saprà rispondere all’affronto, sarà Selina a doverlo difendere, sia verbalmente che materialmente, sacrificando una delle sue nove vite per uccidere Shreck e poi sparire nel nulla, lasciando Bruce con un pugno di mosche e un gatto nero, surrogato della sensualissima Michelle Pfeiffer vestita in latex.

In questo cinecomics l’elemento sonoro accompagna la vita diegetica dei vari personaggi, presentandoli e riproponendoli, accompagnandoli con melodie ed effetti caratterizzanti. Ad esempio The birth of penguin che sostiene i titoli di testa e presenta il personaggio è un tema greve, cupo e solenne, che lascia presagire sventura, l’avvento di un male imminente, invece Selina Transforms, come dice il titolo, è ambiguo, cambia spesso ritmo, è dinamico, proprio come vedremo sarà la parabola del personaggio interpretato da una magnetica Michelle Pfeiffer.  La colonna sonora è inoltre arricchita da rumori ambientali che forniscono allo spettatore informazioni fondamentali a proposito dei personaggi, uniti a movimenti di macchina e angolazioni di ripresa che rimandano a coreografie che fanno pensare al musical, ma anche al circo.

Danny Elfmann, da sempre collaboratore di Tim Burton, creò delle tracce mescolando diverse sonorità che rimandavano al film d’azione, ma anche al cartone animato, inserendo elementi operistici che richiamavano l’epoca del muto. È infatti presente, sia musicalmente che visivamente, una forte influenza espressionista (come in gran parte del cinema di Tim Burton): ovviamente Gotham è una moderna Metropolis, qui più di altre volte, ma c’è anche del Caligari e del Mostro di Düsseldorf. Insomma l’estetica burtoniana con questo film ha potuto esprimersi in uno dei suoi picchi di eccellenza. Uno dei Batman più riusciti: giocoso, scherzoso e colorato, che riesce a far riflettere rimanendo ben ancorato alla tradizione del suo medium originario, sostenuto da una colonna sonora quasi onnipresente, ma necessaria, che accompagna la narrazione, arricchendo l’impatto emotivo e il valore artistico del film.

SCHEDA TECNICA:

Batman il ritorno (Batman Returns, USA, 1992) – REGIA: Tim Burton. SCENEGGIATURA: Daniel Waters. FOTOGRAFIA: Stefan Czaspsky. MONTAGGIO: Chris Lebenzon. MUSICHE: Danny Elfman. CAST: Michael Keaton, Danny DeVito, Michelle Pfeiffer, Christopher Walken, Michael Gough, Pat Hingle. GENERE: Fantastico. DURATA: 126′.

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