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Direttamente dal Gender Bender 2016, Carlotta Acerbi scrive di Lonely Stars, primo lungometraggio del messicano Fernando Urdapilleta
Presentiamo qui l’articolo apparso anche su Cinefilia Ritrovata
Looking at the stars
Lonely Stars è un film messicano del 2015, primo lungometraggio del regista Fernando Urdapilleta, tra gli appuntamenti del Gender Bender 2016.
Il film racconta il percorso a tinte forti di un’appassionata amicizia tra due drag queens, Valentina e Joana, unite dal desiderio di autoaffermazione, che cela l’umano bisogno di accettarsi ed essere accettati. Fin dalle prime scene emergono due personalità vicine ma agli antipodi, quasi l’una sia il completamento dell’altra. Il contrasto passa anche attraverso il corpo: alto e snello quello della bionda Valentina, in sovrappeso e impacciato quello di Joana.
La regia conduce lo spettatore alla scoperta del mondo delle drag queens davanti e dietro le quinte dello spettacolino da night club, in cui ognuna si sente una star. Ne emerge un ritratto vero di un’umanità ai margini, tra esplosioni emotive ed eccessi, vicende al limite dell’assurdo, e crudo realismo.
Il regista sceglie di dare ampio spazio al flashback e al linguaggio del sogno che, in una lettura freudiana, riporta il passato a galla nella vita di tutti i giorni, e racchiude le ragioni di un dolore tanto individuale e intimo quanto collettivo, perché in modo diverso riguarda ogni personaggio della storia. Joana rimpiange l’infanzia da principessa mai vissuta, Valentina rincorre un’ideale vita da cantante come quella dell’icona anni 80 da lei idolatrata, e così gli altri personaggi, minori ma ben tratteggiati, attraversano un percorso di sofferenza.
Il sovrannaturale in forma di ossessioni e deliri notturni interrompe la quotidianità, da un lato per svelare i tasselli mancanti della storia e dare sfumature in più all’animo dei protagonisti, dall’altro come fantasma della memoria da cui fuggire. E il sovrannaturale fa anche il suo ingresso sul palcoscenico con la giovane etero dalla lunga chioma nera – simbolicamente chiamata “La Madonna” – in un linguaggio pop e dissacrante che nella sua irriverenza diverte.
Sotto il velo leggero delle canzoni interpretate in playback dalle drag queens, la commedia affronta quindi anche temi difficili, attraverso un registro narrativo intenso e scene chiave che richiamano il cinema di Almoldóvar. Il lieto fine è dietro l’angolo, sia esso rimozione e superamento di traumi pregressi o vendetta, che ripaga le sofferenze con la resa dei conti di chi si fa giustizia da sé.
SCHEDA TECNICA
Lonely Stars (Estrellas Solitarias, Messico, 2015) – REGIA: Fernando Urdapilleta. SCENEGGIATURA: Fernando Urdapilleta. MONTAGGIO: Rodrigo Rios Legaspi. FOTOGRAFIA: José Stempa. MUSICHE: Immanuel Miralda. CAST: José Sefami, Mauricio Isaac, Ines De Tavira. GENERE: Commedia. DURATA: 90’
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