Speciale David Bowie: Furyo

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Il debutto di Andrea Zacchi con l’approfondimento su Furyo di Nagisa Oshima per lo speciale su David Bowie

Voto al film:

Merry Christmas Mr. Bowie

Seconda Guerra Mondiale. In uno spietato campo di prigionia giapponese a Java viene rinchiuso il Maggiore dell’esercito britannico Celliers (David Bowie), destinato a diventare oggetto del desiderio nascosto del giovane comandante del campo Yonoi (Ryuichi Sakamoto) ed a ribellarsi alle inumane condizioni di vita dei prigionieriDavid Bowie_Furyo(2) occidentali, con l’appoggio dell’ufficiale inglese Lawrence (Tom Conti), che conoscendo la lingua e la cultura giapponese cerca, attraverso il rapporto con il carceriere Hara (Takeshi Kitano), di mediare tra i due mondi.

Con Furyo – “prigioniero di guerra” in giapponese – il regista Nagisa Oshima (Ecco l’impero dei sensi) affronta i temi dell’omosessualità e della collisione tra culture, suggerendo che per quanto gli esseri umani possano essere distanti (vittime e carnefici, occidentali ed orientali) rimane sempre uno spazio per le relazioni e le pulsioni. Se da un lato una regia essenziale ed un racconto dilatato sono efficaci nell’amplificare il clima soffocante e angosciante del campo, dall’altro rischiano di allontanare lo spettatore in cerca di empatia.

I veri punti di forza del film sono David Bowie e la musica di Ryūichi Sakamoto. Nonostante il protagonista sia Lawrence (infatti il titolo originale è Merry Christmas Mr. Lawrence), è Bowie che ruba costantemente la scena, carismatico e sensuale alieno che cade su una terra di sopraffazione e violenza sconvolgendo la vita ad un comandante Yonoi dilaniato dalla lotta tra onore e desiderio. Il fascino dell’icona Bowie, qui nel periodo di suo maggiore successo dopo Let’s Dance (l’uscita dell’album precede di un mese quella del david_bowie_furyofilm), è talmente forte da schiacciare il personaggio – peraltro ottimamente interpretato da un Bowie che mette anche a frutto le lezioni di mimo di Linsday Kemp – senza tuttavia fargli perdere credibilità grazie ad una sovrapposizione tra il sessualmente ambiguo, tormentato, autodistruttivo eppure vitale Celliers ed il Bowie sopravvissuto al vortice dell’abuso di droghe degli anni settanta (“time and again I tell myself I’ll stay clean tonight” come cantava in Ashes to Ashes).

Sakamoto, qui all’inizio della sua carriera, realizza una colonna sonora (premiata con il BAFTA Award for Best Film Music) oppressiva, lugubre ma con uno squarcio di dolcezza e pace nel tema principale (assurto a fama mondiale nella versione Forbidden Colours cantata da David Sylvian), fondendo splendidamente musica elettronica e musica tradizionale giapponese in un ritratto sonoro dell’incontro/scontro tra occidente e oriente.

SCHEDA TECNICA
Furyo (Merry Christmas Mr. Lawrence, Gran Bretagna/Giappone, 1983) – REGIA: Nagisa Oshima. SCENEGGIATURA: Nagisa Oshima e Paul Mayersberg. FOTOGRAFIA: Toichiro Narushima. MONTAGGIO: Tomoyo Oshima. MUSICHE: Ryūichi Sakamoto. CAST: David Bowie, Tom Conti, Ryūichi Sakamoto, Takeshi Kitano. GENERE: Drammatico. DURATA: 124’.

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