Il sogno di ogni fan
Jack è un cantautore di provincia che nessuno calcola molto. La sua manager è un’insegnante: sono amici da una vita e la ragazza trattiene a stento una cotta per lui. Dopo un incidente grave però Jack si rende conto che, nel mondo in cui si è risvegliato, nessuno ricorda i Beatles – tanto meno le loro canzoni. Gli si prospetta allora la tentazione di farle sue, ricantandole. Le incide in sala di registrazione, le mette online e nessuno si accorge del plagio- addirittura Ed Sheeran si reca a casa sua per discutere del suo futuro. Da lì, Jack va a incidere per una major, ruberà poi la scena ad Ed Sheeran durante un suo concerto e sarà il cantante del momento. Ma il senso di colpa non lo lascerà in pace. Perfino due loschi figuri che si presentano alle conferenze stampa con facce scure e sottomarini gialli in mano alla fine lo vorranno solo ringraziare per aver permesso di fare ascoltare a tutti una musica che anche loro conoscono bene. Quando infine, per la fama, Jack rischierà di perdere l’amore appena dichiarato di Ellie, sarà per lui tempo di prendere una decisione.
In questo divertissement di Danny Boyle non ci va cercato niente più che una fantasia da fan fiction: il sogno di ogni fan. Non c’è molto da vedere il film in un’ottica politica, che costringerebbe ad aprire una lunga parentesi sul diritto d’autore. Non c’è neanche da vederlo come un racconto morale basato sul solito vecchio costrutto culturale romantico del Genio come qualcosa d’innato – che Jack evidentemente non ha. Prenderla così renderebbe il film odioso, quando invece si tratta di una commediola divertente dove perfino Ed Sheeran si mostra autoironico e simpatico anche a chi non è pienamente convinto dalla sua musica. Yesterday non è un film realistico, dunque niente conclusioni realistiche. Basta la figura caricaturale della manager Debra, sempre assetata di soldi, a dare le coordinate di quel che stiamo vedendo. C’è chi ha definito il film “uchronia”, e tecnicamente lo è, ma se penso alle uchronie del passato mi viene in mente News from Nowhere di William Morris: non basta capitare in un presente dove nel passato qualcosa è andato diversamente da come lo si conosceva per fare una uchronia – genere militante e politico, parente dell’utopia. No, Yesterday è semplicemente una fan fiction: potrebbe averla scritta un maestro di scuola vero, invece del professionista Richard Curtis, proiettatosi nell’universo dei suoi sogni perduti. E, come omaggio, onestamente questo film mi convince di più del collage di Across The Universe: si ride, c’è una trama, è divertente.